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Ecco i (buoni) ospedali che rendono come griffe
Anche la sanità è un’industria che può rendere. Quasi come la moda. Soprattutto se gli imprenditori offrono prestazioni in modo efficiente e se il servizio pubblico è pagatore regolare e sollecito. È quanto si ricava dal primo rapporto sui gruppi ospedalieri privati realizzato da R&S Mediobanca, che considera i 10 big italiani con un fatturato aggregato nel 2013 di 3,8 miliardi, e realizza un focus sui primi tre: Papiniano, che fa capo alla famiglia Rotelli, con 1,4 miliardi di ricavi e che comprende il Policlinico San Donato e il San Raffaele; Humanitas della famiglia Rocca, che fattura 526 milioni; Gvm dei Sansavini, con un giro d’affari di 452. Seguono con 372 milioni Kos dei De Benedetti, e Ieo, Istituto europeo di oncologia, con 296 milioni.
Papiniano, con controlla 17 strutture e dispone di 5.169 posti letto, è il primo operatore privato accreditato in Lombardia con l’11% dei posti letto della regione. Il bilancio riflette anche alcune operazioni effettuate negli ultimi anni: l’acquisto con mezzi propri per 406 milioni del San Raffaele; l’investimento in Rcs MediaGroup con un impegno di 272,5 milioni e costato al gruppo (che attraverso Eurocotec-Pandette ha «partecipato» al 47%) 179 milioni considerate svalutazioni e altro. Nel 2013 i conti erano in un rosso per circa un milione. Humanitas, con 1.419 posti letto, è in testa per utili, pari a 36 milioni (in cinque anni ha distribuito 32 milioni di dividendi). Il terzo, Gvm, 1.819 posti letto, ha conti in attivo per 3 milioni, è presente in Italia con 26 strutture e all’estero con 9.
L’analisi si concentra su alcuni punti. Anzitutto il fatturato: il 77% per Papiniano e il 73% per Humanitas riguarda prestazioni in convenzione con il Servizio sanitario nazionale (Gvm sul punto non ha dato informazioni). Dal tempo di pagamento medio dei clienti, 71 giorni per Papiniano e 84 per Humanitas (contro giorni fornitori pari rispettivamente a 185 e 132), si ricava che il pubblico (o meglio, la Lombardia in particolare) è pagatore sollecito. Per Gvm invece i tempi clienti e fornitori sono più lunghi (234 e 218). Humanitas infine è primo per complessità delle prestazioni fornite: l’indice che ne misura il «peso medio» è pari a 1,60, contro 1,46 per Papiniano e 1,3 per Gvm. La media italiana degli ospedali privati è 1,29. Ovviamente maggiore è il «peso» più alto è il rimborso pubblico.
fonte: Corriere della Sera (giovedì 21 Maggio 2015)
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